L’insalata tra gli aceri

Chi l’ha detto che le aree verdi e i parchi devono essere dedicate solo a piante ornamentali? Alberi, prati e aiuole e perché non orti? Appezzamenti di verde, potrebbero essere coltivati a orto e piantati alberi da frutto. Gli appezzamenti potrebbero essere affidati ai centri d’incontro attivi nei quartieri o seguiti dai Senior Civici del comune di Torino. L’impegno dovrebbe essere regolato da aspetti estetici, da un utilizzo solidale del raccolto e dalla formazione “agricola” rivolta alle scuole limitrofe e ai cittadini che volesse imparare.

Sono convinto che tra i frequentatori dei centri d’incontro e tra potenziali Senior Civici qualche ex contadino ci sia di sicuro. Facciamo in modo che possa condividere il suo pollice verde. Condividi le tue competenze con naturalezza, diceva uno slogan che mi è caro.

Così, diffondendo cultura e coltura, s’inizia a costruire un quartiere davvero ecosostenibile.

C’è un orto in piazza Nizza

Sì, c’è un orto in piazza Nizza, proprio vicino a casa mia. Lato ferrovia, ingresso metropolitana.  La prima volta che l’ho visto ho pensato a uno scherzo, invece è una cosa seria.  Questa iniziativa mi piace molto e allora vorrei dire ai promotori che noi, inteso come gruppo consiliare PD in circoscrizione, ci siamo e siamo sensibili all’argomento. Credo, anzi ne sono convinto, lo sia tutta la maggioranza. Contattateci, venite al circolo PD o in circoscrizione durante le sedute, scriveteci. Nel programma che abbiamo presentato ai cittadini, abbiamo inserito questo punto:

“… per valorizzare l’orto botanico come sede di corsi di floricoltura e orticoltura, rivolti ai cittadini della circoscrizione e della città …”.

Agli orti urbani e al verde pubblico come risorsa a disposizione dei cittadini ci teniamo. Si tratta di beni comuni. Finita la simpatica provocazione però occorre passare alla definizione di un progetto. Venite a presentarcelo. Dove siamo lo sapete.

PS, a proposito di democrazia partecipata:

  • I consigli di circoscrizione possono essere convocati dai cittadini, il numero minimo di firme necessarie è 300.
  • Su proposta di un consigliere il consiglio può deliberare di concedere la parola a un cittadino, la proposta deve essere approvata con la maggioranza dei due terzi.
  • I cittadini possono proporre argomenti da inserire all’ordine del giorno delle sedute.